Il progetto FABER aiuta le aziende toscane a reperire e costruire professionalità ancora non presenti sul territorio. Offre un supporto concreto per agevolare il trasferimento tecnologico di competenze dal mondo accademico a quello imprenditoriale, grazie a un contributo economico che permette alle piccole imprese di integrare ricercatori di prestigio al proprio interno e di investire attivamente nell’innovazione tecnologica. Lady Radio, celebre stazione fiorentina, racconta il valore e le potenzialità del progetto attraverso la voce di Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze, e di Andrea Comparini dell’azienda Valmet, ricercatore tra i vincitori della scorsa edizione.
Unire due mondi: le parole di Gabriele Gori
Il conduttore Giacomo Guerrini introduce l’episodio dedicato al progetto FABER dando la parola a Gabriele Gori, così da raccontare la missione portata avanti da Fondazione CR Firenze.
“Il trasferimento tecnologico è una delle cose su cui più dobbiamo lavorare. Aiutare soprattutto le piccole e le medie imprese ad avere sempre più competenze tecnologiche internamente. Da una parte abbiamo centri di formazione qualificata, in primis l’Università degli Studi di Firenze, che forma giovani che hanno queste competenze; dall’altro abbiamo queste aziende di piccole dimensioni che non possono sostenere questo costo da sole. Cerchiamo di essere nel mezzo, di aiutare assieme alla Fondazione Ricerca e Innovazione dell’Università. Cerchiamo di mettere insieme queste due esigenze: i giovani che hanno competenze e le piccole e medie aziende che ne hanno bisogno.”
Ma aiutare gli imprenditori a compiere il grande passo, con il sostegno di istituzioni di alto calibro, non è l’unica sfida necessaria.
“Bisogna convincere non solo gli imprenditori, ma anche il mondo universitario, che deve sforzarsi e avvicinarsi al mondo dell’impresa. C’è un tema di denaro e c’è un tema culturale. Fare ricerca, sì, ma mettendo sempre più attenzione, sempre più impegno nella ricerca applicata, alla ricerca che ha un impatto sul tessuto industriale. Perché l’Università sia davvero al servizio del territorio.”
Due mondi uniti: l’esperienza di Andrea Comparini
Quanto è difficile per un ragazzo che ha talento, visione, desideri, trovare la possibilità di fare ricerca per poi poter lavorare? È a partire da questa domanda che Andrea Comparini, vincitore dell’ultima edizione, racconta il proprio percorso all’interno di FABER.
“In Italia e a Firenze non ci sono tante aziende che danno la possibilità di lavorare e di effettuare ricerca in ambiti molto specifici. Il Progetto FABER permette a un ragazzo come me di svolgere un dottorato di ricerca e al tempo stesso di lavorare in azienda. Questo ti permette di ricevere degli input universitari e di apprendere la praticità dell’azienda.
E offre una panoramica della propria ricerca scientifica all’interno dell’azienda Valmet, spiegandone il valore per l’imprenditoria toscana e nazionale.
“Attualmente sto ricercando bagni galvanici, quelle soluzioni che permettono alle galvaniche del territorio di proteggere e decorare gli oggetti prodotti da brand di lusso. Le galvaniche sono aziende che galvanizzano e, quindi, nobilitano oggetti. Ad esempio, una fibbia di ottone di una cintura, se rimanesse in ottone, nel tempo si rovinerebbe. Le galvaniche proteggono questa superficie con degli strati di metallo prezioso. Oltre che decorarli, conferendogli dei colori particolari, proteggono anche questi elementi.
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