Un nuovo modello di zanzariera ultrasottile con funzionalità ottimizzate che punta a una migliore vivibilità degli spazi. Il racconto di Marco Melani, ricercatore per Palagina, all’interno del progetto FABER.
Ciao Marco, è un piacere ascoltare la tua storia. Com’è iniziato il tuo viaggio nel Progetto Faber?
Tutto è iniziato quando sono stato contattato dalla mia azienda, Palagina. Il mio professore aveva inviato il curriculum di alcuni suoi studenti ed io ero stato selezionato. Grazie al progetto Faber ho inoltre avuto l’occasione di scegliere una modalità molto conveniente per entrare nella mia posizione. Ho avuto un contratto di tre anni. La mia figura viene costantemente valorizzata, è ritenuta importante.
Qual è stato per te uno dei punti di forza del partecipare a FABER 3?
Uno dei punti di forza del progetto Faber per me è stato quello di poter continuare la mia formazione con il dottorato industriale. E in più mi dà l’occasione di poter restare qui in Italia, dove sono presenti i miei affetti.
All’interno della tua azienda stai portando avanti un progetto importante di R&D orientato alla creazione di una nuova zanzariera. Puoi raccontarci di più?
Nello specifico mi occupo di un progetto innovativo: una zanzariera ultrasottile, a scorrimento laterale. Questo modello risponde al bisogno, sempre più cruciale nel mondo delle zanzariere, di ridurre lo spessore del prodotto. La sfida che si prospetta in questo caso è quella di ridurre lo spessore, mantenendo e migliorando la stabilità e l’affidabilità nel tempo.
Quali sono i benefici che porterete nella vita dei vostri clienti?
Attraverso lo sviluppo di questa nuova zanzariera è possibile ricoprire un’importante esigenza di mercato. Le nuove tecnologie permettono di ottenere subito un migliore effetto visivo. La zanzariera risulta difatti più bella, meno impattante. Consente di far filtrare al meglio la luce e si adatta in modo più funzionale alle necessità dello spazio.